Forse non tutti sanno che esistono tanti tipi di fame diversa. Non sempre infatti la fame corrisponde alla mancanza di nutrimento ma anche a dei bisogni affettivi ed emotivi correlati. La Mindful Eating permette di saper riconoscere la differenza tra i diversi tipi di fame e provvedere a soddisfare o meno i bisogni personali.
Fame emotiva
La fame emotiva si distingue dalla fame fisiologica poiché non proviene dallo stomaco ma dal cuore. Si tratta di tutte quelle emozioni che viviamo comunemente e che in alcuni casi, non riuscendo a gestirle, ci portano a rivolgerci al cibo per attenuarle o modularle. Il cibo, così, diventa una forma di gratificazione, di punizione, uno strumento per colmare un vuoto interiore.
Tuttavia, nessun cibo riesce a saziare questo tipo di fame, per soddisfarla è necessario imparare a nutrire il cuore. Per farlo ci si può servire della Mindful Eating, ossia un corso per imparare a distinguere i segnali e rispondere alle necessità. Sicuramente l’alimentazione consapevole aiuta a trovare una nuova forma di connessione con sé stessi che agevola la vicinanza e l’intimità di cui ha bisogno il nostro cuore. Attraverso l’alimentazione mindful possiamo maturare questa consapevolezza e comprendere che tipo di fame stiamo avvertendo. Se la fame in cui ci stiamo imbattendo è una fame emotiva, allora possiamo agire in anticipo e capire che il cibo non può essere uno strumento di soddisfazione efficace.
Come potremmo comportarci quindi?
Escludere il cibo ci porta a interrogarci più approfonditamente sul vissuto che stiamo provando, sulla sua origine e sulle probabili soluzioni. La ricerca della strategia più pertinente per gestire quel sentimento potrebbe rappresentare una forma di gratificazione più funzionale. Talvolta la fame emotiva non è altro che il bisogno di farsi “coccolare”, dedicarsi del tempo, inserire delle attività piacevoli nella propria routine, cercare la vicinanza di una persona cara potrebbero apportare molta più soddisfazione rispetto all’accesso al solo cibo.